Abituata fin da piccola a stare sugli spalti e a osservare da vicino il mondo dei supporters giallorossi
Tradizione, entusiasmo e una buona dose di scaramanzia. Sono questi i capisaldi su cui la sessantatreenne Giovanna Madonna, biologa di professione, ha instaurato il suo solido rapporto con il Catanzaro Calcio. A presentarle il mondo che ruota intorno alla squadra della sua città ci hanno pensato i suoi genitori che nella tabella di marcia delle attività familiari avevano inserito anche quella di assistere alle partite dei giallorossi.
L’approccio di Giovanna allo Stadio è avvenuto quando era ancora una bambina: “A undici anni sono stata completamente travolta dal grande evento della promozione in Serie A della nostra squadra. Noi eravamo al San Paolo di Napoli a sostenere le Aquile in occasione della partita di spareggio contro il Bari. Quella fu una giornata che mi è rimasta impressa nella mente e nel cuore. I ricordi non sono legati solamente all’esultanza per il famoso goal di Mammì. Di grande impatto emotivo, infatti, è stato il rientro in città. Erano ancora in corso i festeggiamenti: tutte le vie erano illuminate, rumorose e colorate. Sul corso c’era la folla come non l’avevo mai vista prima”.
Da quel momento non ha più saputo rinunciare a quell’effetto adrenalinico che solamente la partecipazione diretta allo spettacolo sportivo è in grado di suscitare: “Quello al Ceravolo è diventato un appuntamento fisso. Nel tempo ho cambiato i settori da cui seguo e la compagnia con cui condivido questi momenti ma il desiderio di supportare la squadra è rimasto sempre autentico. Prima con i miei genitori in tribuna numerata, poi in tribuna est e poi in Curva con le mie amiche”.
Non ha tradito una duplice tradizione di famiglia Giovanna Madonna. Non solo ha continuato ad alimentare l’attaccamento per il Catanzaro, ma ha anche seguito le orme della nonna materna, appassionata di calcio, tifosa della Lazio e assidua frequentatrice dell’Olimpico: “Sono stata abituata fin da piccola a stare sugli spalti e a osservare da vicino il mondo della tifoseria. In diverse occasioni, quando andavo a Roma a trovarla, mia nonna mi portava a vedere le partite”.
Il tifo declinato al femminile non era un tabù a casa di Giovanna che ha accolto questo interesse arricchendolo di una propria interpretazione: “Il mio amore viscerale per la squadra è il riflesso del sentimento che nutro per la mia città. Sentire parlare dei buoni risultati calcistici mi inorgoglisce molto. Avere la possibilità di vedere al Ceravolo le big del calcio negli anni della Serie A è stato un vanto per un’intera generazione. Mi auguro che i miei figli possano vivere questa stessa esperienza”. Convinta che la fortuna abbia un ruolo determinante nello sport Giovanna tiene fede alle sue pratiche scaramantiche: “Prima dell’inizio di ogni gara scatto un selfie con la mia amica Giovanna Altilia. Ci sono stati casi in cui io non sono potuta partire per la trasferta insieme a lei e allora abbiamo realizzato un collage unendo le nostre foto singole. E poi…non sopporto i pronostici. Non permetto a nessuno di farli in mia presenza (ride!)”.
Scalda già i motori per l’atteso derby con il Cosenza e si dice soddisfatta del cammino compiuto fino ad oggi dalla squadra: “Abbiamo messo in cascina tanti punti. Perdere qualche partita ci può stare, in un campionato complicato e imprevedibile come questo. Non bisogna demoralizzarsi e neppure criticare i giocatori. La squadra ogni qualvolta è scesa in campo ha dimostrato un grande impegno”.
Sulle preferenze per i beniamini del passato e di oggi Giovanna sciorina con determinazione qualche nome: “Per la squadra attuale in testa c’è Iemmello, lo trovo un giocatore equilibrato capace di sapere come comportarsi in campo. Mi piace molto anche Fulignati, Ghion, Vandeputte e Stoppa. Tra quelli che hanno scritto la storia sono legata a Silipo, Nicolini, Palanca (indiscutibile), Ranieri”. Non a caso il regalo di compleanno più bello è stato quello che ha ricevuto da suo figlio: “La casacca del capitano Pietro Iemmello autografata”.
Rosita Mercatante per Tifosa Giallorossa